martedì 16 febbraio 2010

NATURA. A QUALCUNO PIACE MORTA



Il Senato della Repubblica, giovedì 28 gennaio 2010, ha approvato tra le proteste generali l'articolo 43 della legge Comunitaria. In gioco, con questo articolo "ingannevole", ci sono tante cose e tutte molto negative, che la LIPU riassume in poche parole: caccia "no limits"!

L'articolo 43 è anzitutto una beffa all'Europa, che da quattro anni attende invano dall'Italia risposte alle infrazioni commesse. Italia che abusa della caccia in deroga a specie protette; che non prevede alcun divieto di caccia nelle delicatissime fasi di riproduzione e migrazione degli uccelli; che non tutela abbastanza le zone di protezione speciale e gli habitat naturali. .

Nessuna di queste risposte all'Europa arriverà, con l'articolo 43.
In sostanza, l'Italia sta dicendo all'Europa che risolverà un'infrazione aggiungendone un'altra!

Ma l'articolo 43 è anche un grave e concreto danno alla Natura.
Perché si potrà cacciare ad agosto, con i piccoli uccelli ancora dipendenti dai genitori, o nel delicato mese di febbraio, quando i migratori sono nel pieno del loro viaggio di ritorno verso i luoghi di riproduzione.

Natura già ferita da mille assalti: la distruzione degli habitat, i cambiamenti climatici, l'inquinamento ambientale, lo scempio al territorio e al paesaggio.
Natura che ci chiede ben altro, e cioè rispetto, cura, attenzione, conoscenza.

L'articolo 43 è poi una ferita al diritto, alla chiarezza, alla trasparenza della politica. Perché la sua approvazione al Senato si è consumata tra sotterfugi, trucchi, piccoli inganni, pressioni indebite, cose nascoste o mistificate.

Infine, l'articolo 43 è un raggiro delle persone, degli italiani: di quell'86% di italiani (sondaggio IPSOS per LIPU etc.) contrari ad ogni allungamento della stagione venatoria.
Il 2010 è l'anno internazionale della Biodiversità. Ci sono tante cose da fare: natura da conoscere e proteggere, voli da salutare, boschi e alberi con cui respirare. La Biodiversità: un mondo infinito e meraviglioso.

Cosa c'entrano i fucili e il piombo con tutto ciò?

Presto l'articolo 43 andrà alla Camera.

Fermiamolo, tutti insieme, stai con la LIPU. Diffondi questo appello. Firma la petizione LIPU

Segui sul sito LIPU la campagna "Fermiamo caccia selvaggia"


I DISEGNI DI LEGGE ORSI E ALTRI: E' CACCIA SELVAGGIA.

Dal Senato della Repubblica prende il via uno dei più gravi attacchi alla Natura, agli animali selvatici, alle aree protette, alla nostra stessa sicurezza: comincia la discussione di vari disegni di legge, a partire dal testo unificato del senatore Franco Orsi, che mirano ad una pressoché totale liberalizzazione della caccia.
Animali usati come zimbelli, caccia nei parchi, riduzione delle aree protette, caccia nelle zone incendiate, caccia alle oche, alle peppole, ai fringuelli, caccia nei periodi e lungo le rotte di migrazione degli uccelli.
- Caccia a sedici anni!
La legge 157/1992, l’unica legge che tutela direttamente la fauna selvatica nel nostro Paese, sta per essere smantellata.
Fermiamoli!!!
Il Testo del senatore Orsi
- Si apre la caccia lungo le rotte di migrazione.
L’articolo 1 comma 5 del testo Orsi consente la caccia specialistica lungo le rotte di migrazione: una situazione che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori.
- Liberalizzazione dei richiami vivi! Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti “prigionieri” in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure limitatamente. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla. Sarà possibile detenere un numero illimitato di uccelli da usare come “esche”. Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli, i pettirossi… Non solo: ma spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi, utili a impedire nuove catture illegali. Sarà sufficiente un certificato!!! La motivazione del senatore Orsi: gli anellini di riconoscimento danno fastidio agli uccelli. Insomma, a dare fastidio sarebbero gli anellini, non la costrizione in piccole gabbia e una vita da esca! (Articolo 5)
- Caccia al buio! La chiusura serale della caccia agli uccelli migratori viene prorogata fino ad un’ora oltre il tramonto, con il rischio di abbattere specie superprotette e il rischio di sicurezza per le persone. (Articolo 18 commi 7 e 7 bis)
- Licenza di caccia a 16 anni. Un pre-patentino permetterà ai sedicenni di andare a caccia. Per i ragazzi noi chiediamo libri, musica, sport, natura, non fucili! (Articolo 12 commi 9 e 10)
- Caccia nelle aree incendiate. Cancellato lo storico divieto di esercitare la caccia, per dieci anni, nelle aree boscate percorse da incendi e dunque gravemente danneggiate dal punto di vista naturalistico. (Articolo 10)
- Ancora piombo nelle zone umide. Nonostante il divieto già previsto da un’altra legge italiana (la n. 66 del 2006) in recepimento della convenzione internazionale AEWA, il testo Orsi non prevede alcun divieto, nelle zone umide, dei pallini di piombo, che inquinano l’acqua e provocano il grave fenomeno del saturnismo negli uccelli acquatici.
- 700 mila imbalsamatori. I cacciatori potranno “preparare trofei”, senza essere soggetti “ad alcuna autorizzazione”. (Articolo 6, comma 2 bis).
- Mortificata la ricerca scientifica. L’Autorità scientifica di riferimento per lo Stato (l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali. Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria. Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard uniformi sul territorio nazionale. (Articolo 7 commi 5, 5 bis, 5 ter)
- Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili. Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell’Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsi regalerà a Veneto e Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe europee le pagheremo noi! (Articolo 19 ter commi 16,17, 18 ,19, 20, 21).
- Caccia con neve e ghiaccio. Nelle aziende agri-faunistiche si potrà cacciare anche in presenza di neve e ghiaccio, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, calore. (Articolo 21 comma 1, lettere m ed n).
- Ritorno all’utilizzo degli uccelli come zimbelli! A noi pare che sia puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca! (Articolo 21 comma 1 lettera p).
- Ridotta la vigilanza venatoria. I guardiaparchi, le guardie ecologiche, le guardie zoofile non potranno più svolgere vigilanza! Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d’Europa, cosa fa il Senatore Orsi? Riduce la vigilanza! (Articolo 27 comma 2)
- Ridotta la presenza ambientalista nei Comitati di controllo. Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre, a fronte di sette associazioni di cacciatori. Inoltre, l’ENPA e il Club Alpino Italiano, storiche associazioni, vengono del tutto estromesse. (Articolo 8 comma 1).
- E tanto altro ancora.

Fonte: Lipu ( Lega Italiana Protezione Uccelli).

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